Ho letto molti commenti negativi sulla decisione italiana di appoggiare all’Onu il riconoscimento della Palestina come Stato osservatore non membro. Una scelta che il governo italiano giustifica con la necessità di rilanciare il processo di pace con l’obiettivo di due Stati, quello israeliano e quello palestinese, che possano vivere fianco a fianco. Appoggio in pieno questa scelta. E lo dico con tutto l’amore che provo per Israele e il suo popolo, verso cui ho sempre avuto un’ammirazione e un’attrazione fatale, come chi mi conosce bene sa.
Sono sempre stata convinta che solo la separazione in due entità e l’isolamento degli estremisti possano condurre alla pace. Tutto quel che è stato fatto finora è fallito. Vertici, guerre, aiuti, omicidi mirati. Tutto miseramente fallito. E proprio per questo occorre un cambio di passo. Altrimenti ci sarà una guerra perpetua finchè “uno dei due popoli non verrà gettato in mare o nel deserto”, scriveva un famoso storico israeliano. Sono convinta che tendere la mano alla parte sana dei palestinesi, gettando in mare gli estremisti, isolandoli, togliendogli ogni alibi, è rimasta l’unica soluzione. Che nasca uno Stato, che cresca e si responsabilizzi. Ramallah, vi assicuro, è lontana anni luce ormai da Gaza City. Bisogna innaffiare quel seme che in Cisgiordania fa fatica a germogliare. E la decisione all’Onu ha proprio questo intento.
Gent,ma Domitilla
se mi posso permettere , le consiglierei due letture.
Una la trova seguendo il link ( http://unitedwithisrael.org/fatah-all-of-israel-for-palestinians/ ). Leggendo l’articolo potrà avere un idea aggiornata della situazione in quei luoghi e delle reali intenzioni di chi governa Ramallah.
L’altra lettura che Le consiglierei è un libro antico che può trovare in qualsiasi posto. E’ la Bibbia. Lì può trovare molto su Israele e su cosa accadrà senza ombra di dubbio.
Cordialità
roberto tavian
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Gent. le Roberto Tavian, ho letto con interesse l’articolo, così come faccio da 20 anni con letture e articoli che riguardano le vicende mediorientali, in particolare quelle di Israele. Luogo che amo molto e che ho visitato spesso, per lavoro e per vacanza, anche se non di recente, purtroppo. La Bibbia l’ho letta in passato, avendo studiato religione cattolica per 13 anni. Ma non credo che queste letture possano spiegare il perchè di tanta ottusa ostinazione da parte di due popoli a farsi la guerra da 64 anni…
Saluti
D.S.
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Buona sera e grazie per la risposta.
Nell’articolo che mi sono permesso di farLe notare ovviamente non si potevano trovare risposte… “definitive” ma segnali di quello che è ampiamente descritto nella Bibbia. Il riavvicinamento fra le due fazioni palestinesi non è altro che la conferma dei fatti minuziosamente descritti nell’altro Libro. Lei lo ha letto per 13 anni e le posso garantire che a milioni di persone che lo rileggono da anni tutte le volte non manca di sorprendere per le cose nuove che di volta in volta si riscoprono. Io seguo con interesse le cose di quella terra perchè sono originario di lì.
La stimo anche se non La conosco personalmente ed insisto nel dirLe che solo attraverso la lettura di quel Libro si avranno risposte certe! D’altronde se un profeta (ispirato dallo Spirito Santo) qualche migliaio di anni fa descriveva con precisone assoluta il giorno e l’ora della rinascita di Israele (unico stato distrutto e ricostruito) dovremo prenderlo in considerazione anche quando profetizza il periodo che stiamo vivendo ….. anche qui con precisone impressionante….. si parla di internet , di marchio della bestia (indaghi su cosa accade negli USA a proposito di microchip sottocutanei…) e soprattutto di Israele. Si parla di guerre e di alleanze contro Israele … addirittura di durate ( attenzione non si parla di date ma periodi precisi..).
Spero di non aver urtato la Sua sensibilità insistendo con la mia tesi ma l’unica fonte di giustizia , verità ed equità che ho mai trovato l’ho trovata in quel Libro.
Un caro Saluto
roberto
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