Per il Time è un eroe ambientalista, per il Guardian è tra le 50 persone che possono salvare il pianeta (in un altro post vi racconterò delle altre) . Ma i Giapponesi lo considerano peggio di Osama Bin Laden : un uomo pericoloso da fermare ad ogni costo. Paul Watson ha 62 anni ed è fondatore e presidente di Sea Shepherd Conservation Society, un’organizzazione dedita alla difesa e alla conservazione delle risorse e della fauna marina. E’ stato uno skipper nonché uno dei soci fondatori di Greenpeace e da anni ha dichiarato guerra alla flotta di baleniere di Tokyio che ogni estate australe dà la caccia ai cetacei. Il Giappone usa la scusa delle ricerche scentifiche cercando una scappatoia nel divieto internazionale. Assicurano di voler indagare sul Dna e i sistemi digestivi dei mammiferi marini, invece le povere balene finiscono a pezzetti sulle tavole dei giapponesi che ne sono ghiotti. La caccia andrà avanti fino a marzo. Ma sulla rotta la flotta troverà in agguato Paul Watson (alias Capitan Findus, è uguale!) e la sua ciurma di eco-pirati dotati di catamarani avveniristici, elicotteri e persino droni, gli aerei senza pilota.
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