LA VITA IN PUNTA DI DITA DI PATRICK

Volteggiava sopra gli abissi, era il simbolo di una vita sempre oltre gli schemi, la sua immagine era inseparabile da quella delle pareti ripidissime che scalava a mani nude. Eppure, per Patrick Edlinger, 52 anni, l’inventore dell’arrampicata, uno dei climber più forti della storia, il destino ha riservato una fine sconcertante: sembra sia caduto dalle scale di casa a La Palud sur Verdon.


Una tragica, quanto banale caduta,se raffrontata a quante volte quest’angelo biondo delle montagne aveva rischiato la vita per inseguire il suo sogno. Personaggio particolare, Edlinger, per 20 anni idolo degli arrampicatori di mezzo mondo, perché è stato lui a farne uno sport distinto dall’alpinismo con migliaia di praticanti. Bello, biondo, immancabile bandana, diventa presto un’icona grazie a libri, foto, documentari e film. Potrebbe arricchirsi, invece sfugge lo star system e gli sponsor che fanno a gara per accaparrarselo. Rigoroso come un monaco, gli basta poco: un furgone che parcheggia alla base delle sue salite, un bicchiere d’acqua e un panino. Nel 1995 il primo incontro, fugace, con la morte: cade per 18 metri, arresto cardiaco, rianimazione, salvo per un soffio. Ma in lui qualcosa cambia per sempre. Si ritira dalle scene, ma non abbandona le sue montagne. Comincia a bere, continua ad arrampicare. “L’arrampicata per me è un modo di vivere non solo uno sport,un pretesto per girare il mondo. La cosa più importante è restare libero per tutta la vita”, diceva Edlinger, che lascia una figlia di dieci anni e migliaia di fan che non lo dimenticheranno mai.

Rispondi

Inserisci i tuoi dati qui sotto o clicca su un'icona per effettuare l'accesso:

Logo di WordPress.com

Stai commentando usando il tuo account WordPress.com. Chiudi sessione /  Modifica )

Foto di Facebook

Stai commentando usando il tuo account Facebook. Chiudi sessione /  Modifica )

Connessione a %s...

%d blogger hanno fatto clic su Mi Piace per questo: