«La longevità è vista troppo spesso come una maledizione che creerà enormi popolazioni di cittadini anziani che soffrono di demenza o altre malattie. È ora di considerarla anche come una nuova opportunità per individui, società, imprese, istruzione e cultura. Qualcosa che cambia il modo di vivere in modi potenzialmente esaltanti, purché ci prepariamo individualmente e collettivamente». Bombardati da continui messaggi sulle conseguenze devastanti dell’invecchiamento, questo editoriale del FT è più che consolante: è rigenerante per la saggezza ciceroniana che lo ispira. Il modello c’è già, ragiona il giornale della City, ed è il Giappone. Con l’aspettativa di vita più alta al mondo e i suoi 67 mila ultracentenari, il gigante asiatico ha trasformato da tempo la vecchiaia in risorsa, mobilitando università, imprenditori e sindacati nel «Consiglio per il disegno della società della vita a 100 anni». Le linee guida — dalle paghe più alte per chi assiste gli anziani all’istruzione «ricorrente» — hanno trovato applicazione immediata, con un fiorire di palestre per anziani, aggiornamenti continui all’assistenza e un’industria robotica sempre più attenta a facilitare il lavoro dei vecchi . Perché, come scrivono Lynda Gratton e Andrew Scott in The 100-Year Life, la longevità non genera solo più infermi, ma anche più persone perfettamente in grado di lavorare a 70 o 80 anni. Per i due accademici inglesi, il modello va dunque ripensato spostando tutto in avanti e rimandando l’ingresso nel lavoro di chi oggi è bambino, con una «fase esplorativa» tra i 18 e i 30 anni seguita da carriere cinquantennali segnate da cambi frequenti. Intanto, i baby-boomer che oggi vanno in pensione chiedono prodotti a loro misura, dalle case alle macchine, dalla tecnologia ai cosmetici, fino alle vacanze avventurose e alle app di dating. Altro che debolezza, fine dei piaceri e prossimità della morte, inconvenienti della vecchiaia già smontati da Cicerone in De Senectute: «I vecchi mantengono il loro spirito piuttosto bene. Basta esercitarlo».
Financial Times
(grazie a Gianluca Mercuri CdS)
Bel blog Domitilla, ti leggo volentieri
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