Maggiore irritabilità, scarsa concentrazione, insonnia… sono sintomi che potreste notare nei vostri figli. Sappiate che potrebbero indicare l’eccessivo uso di cannabis che potrebbe portare anche a difficoltà scolastiche con tendenza a non frequentare e difficoltà a prestare attenzione, fino a sfociare nella psicosi.
Nel 2011 sul British Medical Journal sono comparsi i risultati di una ricerca durata 10 anni di Rebecca Kuepper ed altri che ha messo in evidenza come ci sia una notevole probabilità che l’uso prolungato di cannabinoidi determini un aumento del rischio di psicosi.
Nell’età adolescenziale la plasticità neuronale è in evoluzione e il rischio che sostanze psicoattive – dall’alcol alle droghe leggere fino agli psicofarmaci e alle droghe pesanti – agiscano determinando degli effetti permanenti è concreto. Fortunatamente solo in casi circoscritti si arriva alla psicosi ma sono molto frequenti attacchi di panico e stati ansiosi collegati all’uso di cannabinoidi.
Note personalità affermano che la cannabis è meno dannosa rispetto al fumo di sigaretta. Questo è presumibilmente vero a livello polmonare o rispetto alle patologie oncologiche ma, fermo restando che anche il tabacco determina una dipendenza cerebrale, dobbiamo avvertire i giovani sul rischio per la loro salute mentale legato all’uso di cannabis.
(fonti : http://www.ilfattoquotidiano.it/2016/07/09/droghe-leggere-effetti-pesanti/2891761/
http://www.bmj.com/content/342/bmj.d738.full)
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