A noi piace russo

 La passione per Checco Zalone gli ha precluso il mercato italiano, ma per il russo Pavel Durov – nato e cresciuto a Torino-  è solo un piccolo ostacolo lungo una corsa sfrenata verso il successo. Con un carattere spavaldo e il piglio strafottente, questo 29enne rampante è stato già ribattezzato il Mark Zuckerberg russo (per lui quasi un insulto, tanto lo odia).I due “enfant prodige” del web hanno molto in comune.

DLD Conference 2012 - Day 3

 

 

Durov ha creato VKontakte (VK), il social network clone di Facebook che in Russia detiene il primato di iscrizioni con circa 200 milioni di utenti. e poi da poco, insieme al fratello, Telegram ,un applicazione di messaggistica istantanea per smartphone che sta ottenendo nelle ultime ore un successo inaspettato che vorrebbe mettere in ombra whatsapp l’ultimo “capriccio” che Zuckerberg si è voluto togliere. 

 Telegram Messenger si definisce l’app di messaggistica più veloce e sicura di tutte,la miglior alternativa in fatto di privacy, perché i messaggi vengono criptati e si possono autodistruggere senza lasciare tracce sui server. Telegram inoltre è gratis, non una cosa da poco.

VK, il social network di Durov, sta andando alla grande perché non è molto regolamentato. Sulle bacheche finisce di tutto: musica, film, contenuti proibiti. Un posto anarchico, nella rigorosa Russia di Putin. In Italia non è raggiungibile. È stato oscurato nel novembre dello scorso anno su richiesta del Tribunale di Roma per violazione di copyright. Aveva messo in rete il film “Sole a catinelle” di Checco Zalone. Cosa che ci rende Pavel Durov molto più simpatico di Zuckerberg… Anche perchè nei giorni scorsi Durov è stato costretto a dimettersi dalla sua società e a lasciare la Russia. Gli avevano chiesto dati  sui manifestanti ucraini  che usavano la sua creatura per coordinare le loro azioni. Lui ha rifiutato. Ha perso, per ora, la sua battaglia contro gli oligarchi ma chi lo conosce sa che non si darà mai per vinto.

 

P.S. Si dice che qualche anno fa, dalla finestra dell’ufficio di Pavel a San Pietroburgo volassero aereoplanini  fatti con banconote da 5mila rubli (circa 120 euro). Durov si divertiva a lanciare soldi, un po’ come l’ultimo Di Caprio in “The wolf of Wall Street”. Leggende metropolitane?

credit:

Biagio Simonetta – Il Sole 24 Ore

http://www.squer.it

http://techcrunch.com/2013/10/27/meet-telegram-a-secure-messaging-app-from-the-founders-of-vk-russias-largest-social-network/

http://yourstory.com/2014/02/whatsapp-wary-telegram/

Fabrizio Dragosei Corriere della Sera

 

 

 

 

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