Un elicottero inabissatosi nelle acque del fiume Dordogna, un castello bellissimo ma maledetto, una serie di morti violente dei proprietari. Se non fosse drammaticamente realtà, questa storia sembrerebbe il frutto di un’invenzione letteraria.E invece ci sono 7 morti nel passato dello Chateau de la Riviere, nel sud ovest della Francia, un castello del XIV Secolo nelle campagne dove si produce il Bordeaux.
Gli ultimi sono il miliardario cinese Lam Kok, proprietario del gruppo Brilliant, specializzato in té rari e hotel di lusso, che aveva appena acquistato il maniero, suo figlio 12enne,l’ex proprietario del castello, James Gregoire e Peng Wang, direttore del Brilliant France. L’unico corpo ritrovato finora e’ quello del bambino. La carcassa dell’elicottero verra’ tirata fuori dall’acqua oggi. Un’operazione delicata, spiegano i soccorritori, per non danneggiare ulteriormente il velivolo,che potrebbe custodire i corpi.
Con l’acquisto del castello, il 46enne Lam Kok aveva unito le sue due passioni, il vino e il lusso. Il maniero custodisce ettari di cantine scavate nel calcare piene di botti e preziose bottiglie messe a invecchiare. I piani del tycoon erano di trasformare il castello in un centro di degustazione di té e vini pregiati e in un hotel di lusso. Un investimento da 30 milioni di euro, il più grande effettuato dai cinesi nel settore vitivinicolo francese. Unidici anni fa lo Chateau si era portato via un altro proprietario, anche lui morto in un incidente aereo.
Da domani nel castello arriveranno alti dignitari buddisti perche’ la moglie di Lam Kok (che all’ultimo minuto ha deciso di non salire a bordo dell’elicottero per paura salvandosi la vita) spera di rompere in questo modo la maledizione.
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