Saranno due gay a rappresentare Barak Obama alla cerimonia di apertura dele olimpiadi di Sochi, il prossimo 7 febbraio: l’ex tennista Billie Jean King e la giocatrice di hockey Caitlin Cahow. Una sfida dichiarata a Vladimir Putin e alle sue leggi anti-omosessuali, un colpo di genio, secondo alcuni media americani. L’ex campionessa di tennis Billie Jean King non è solo un’icona gay ma anche – a 70 anni- una leggenda dello sport americano. Putin non può che accettare la sfida. Sa giocare le sue carte e conosce bene le leggi che regolano la politica. Come dimostra l’amnistia -da lui proposta- che il Parlamento ha votato all’unanimità. Potrebbero tornare libere già oggi le due Pussy Riot condannate a due anni di prigione per una preghiera blasfema nella Cattedrale di Mosca, insieme ai 30 attivisti di Greenpeace, incluso l’italiano Cristian D’Alessandro, arrestati a settembre per l’assalto alla piattaforma Gazprom e ora liberi su cauzione.
Perdonate anche le madri di figli minori, under 18 e ultra 60enni, disabili, donne incinta, poliziotti e militari. I difensori dei diritti umani giudicano la legge troppo ristretta perchè tiene fuori, fra gli altri, gli oppositori più temuti da Putin come l’ex magnate di Yukos Mikhail Khodorkovski e il blogger Alexiei Navalni. Ma è comunque un gesto di immagine del presidente russo che sa usare bastone a carota quando occorre. Come dimostra il dimezzamento del prezzo del gas all’Ucraina, tentata dall’Europa,e l’acquisto di 15 miliardi di dollari di titoli di Stato. Kiev ora, nonostante le proteste di piazza, non può più voltare le spalle al generoso gigante russo.
Rispondi