Il miliardario digitale Chris Hughes (28enne co-fondatore di Facebook e compagno di stanza di Mark Zuckerberg, per capirci) riporta in edicola il New Republic, Warren Buffet continua a comprare giornali locali della provincia americana, Leonardo Riggio, padrone della più grande catena di librerie negli Stati Uniti Barnes & Noble, vuole ricomprarsi le “librerie” fisiche dell’azienda di cui oggi ha il 30%, mollando il Nook (alternativa al Kindle). Un’inaspettata rivincita della carta sui byte? (si chiede oggi Massimo Gaggi sul Corriere).
Non è proprio così. Chi ha ignorato la realtà digitale è defunto , ma le sfide degli e-book sono fallite a causa della spietata concorrenza dei tablet Apple e Samsung e degli altri operatori su piattaforma Android. E “la carta, per quanto business declinante, va curata ancora perché è quella che continua a tenere in piedi l’azienda”. E questo è un discorso che può essere allargato alla tv.
Due anni fa erano in molti ad aver decretato la fine della tv generalista per l’avanzare dell’era digitale che porta alla moltiplicazione e frammentazione dell’offerta. Invece si è visto che -seppur quello sarà il futuro- il cammino non è così rapido. E soprattutto la tv generalista, “per quanto business declinante, va curata ancora perchè continua a tenere in piedi l’azienda”… Chi ha orecchie per intendere, intenda.
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