Hanno aperto da poco i seggi in Venezuela, alle 12,30 ora italiana. Quasi 19 milioni sono chiamati a scegliere se confermare Hugo Chavez e il suo progetto socialista che dura da 14 anni, oppure se vorranno voltare pagina. Il nuovo ha il volto telegenico dell’avvocato quarantenne Henrique Capriles Radonsky, detto El Flaquito. A 25 anni gia’ presiedeva l’Assemblea Nazionale, poi sindaco e governatore, insomma non esattamente un novellino della politica. Mamma ebrea, nonna sfuggita alla Shoah, El Flaquito viene da una ricca famiglia di uomini d’affari. Chavez, nonostante la malattia nell’ultimo anno e mezzo lo abbia costretto a una campagna elettorale piu’ blanda, affronta la sfida con una popolarita’ che supera il 50%. Si scontrano due paesi che si detestano. Quello dei barrios, che nel “comandante” hanno trovato la loro dignita’ e la chance di venir fuori dalla poverta’. E i giovani sfiduciati dal socialismo e dalla corruzione che vorrebbero un Venezuela dinamico che attragga investimenti, un sistema produttivo diversificato che generi indipendenza per le persone di fronte allo Stato. Le due parti si chiamano tra loro “squallidi” e “topi” e ogni tanto c’e’ anche qualche vittima, come i due attivisti uccisi qualche giorno fa da militanti chavisti. I seggi chiuderanno quando in Italia sara’ mezzanotte e mezzo, poi la grande attesa per sapere chi entrera’ a Palazzo Miraflores.
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