La sottile linea rossa

Arriva da Facebook ( http://www.facebook.com/ANN.AlepNews) la notizia dell’uccisione ad Aleppo dell’inviata di guerra giapponese Mika Yamamoto, poi confermata dal governo giapponese. 45 anni, reporter dell’agenzia di stampa The Japan Press, Yamamoto era una veterana tra gli inviati in zone difficili. Il suo cadavere, con indosso ancora il giubbotto antiproiettile, , e’ stato mostrato dalla rete di notizie di Aleppo su Facebook una delle piattaforme dei giornalisti-cittadini siriani.  Un collega piange disperato accarezzandola. La donna sarebbe stata uccisa dalle truppe dell’esercito regolare, raccontano alcuni testimoni. Difficile verificare:  Aleppo e’ zona di guerra,  anche stamani all’alba la città settentrionale non lontana dal confine con la Turchia e’ stata bombardata e si segnalano almeno 9 vittime civili, tra cui due bambini.  I profughi continuano ad affluire negli stati confinanti e Ankara propone una “safe zone”, una striscia di territorio sicuro siriano a ridosso con la frontiera turca dove sistemare gli sfollati. Il presidente Obama ha chiesto ancora ad Assad di dimettersi e ha lanciato un monito: “finora non ho dato l’ordine di intervenire militarmente ma se ci accorgessimo del dispiegamento o dell’utilizzo di armi chimiche cambierebbero i miei calcoli. Questa e’ la linea rossa che non va superata” ha detto il presidente americano. Con la partenza degli ultimi osservatori dell’ Onu dopo 4 mesi di fallimentare missione, adesso la Siria e’ davvero sola con la sua guerra civile.

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